Tomata Maresa
Trattasi di una popolazione locale di pomodoro (lycopersicon esculentum Mill.) caratteristica della zona di Maracalagonis e in piccola percentuale nei paesi limitrofi, conosciuto come sa tomata maresa.
La pianta si presenta con una vegetazione espansa e con le foglie sottili.
Esistono diversi ecotipi, con frutti di colore rosa/rosso che a maturazione si presentano con una media costolatura all’apice peduncolare e una leggera solcatura nell’intero frutto.
Nell’ecotipo “Piriciolla” la colorazione della buccia è rosso/violacea (colorazione vinosa) sottile e liscia, la polpa abbondante, granulosa e con pochi semi. La pezzatura è medio/grande con peso tra 200-300 gr fino ai 500 gr. Veniva coltivato in asciutto in prossimità di zone umide e spesso salmastre (su staini) conferendo al pomodoro un sapore particolarmente marcato, impiegato come pomodoro insalataro, da sugo e per ottenere pomodori secchi.
Coltivazione
La produzione è in atto, prevalentemente condotta nel comune di Maracalagonis e zone limitrofe.
Sa tomata maresa viene coltivata in pieno campo nel periodo tra il mese di marzo e novembre, ma la raccolta avviene da fine maggio.
La coltivazione viene eseguita su piccoli appezzamenti con la preparazione del semenzaio, sa tuedda o in contenitori alveolari dedicati e successivamente avviene il trapianto in pieno campo su superfici precedentemente lavorate, in filari con interdistanza tra pianta e pianta di circa 60-70 cm e con una densità di impianto mai superiore alle 20.000 piante per ettaro
Le piantine essendo a crescita indeterminata , vengono impalcate in apposita struttura in canne (raccolte nei mesi di gennaio e febbraio per preservarne la durata) e legate ad esse con degli spaghi (sa troccia) per permettere alla pianta uno sviluppo in verticale con una migliore areazione e soleggiamento della vegetazione e degli stessi frutti, con ottimi benefici sanitari e organolettici del prodotto. Questo tipo di impalco a spalliera è caratteristico del luogo.
Tutte le operazioni colturali vengono eseguite a mano (legatura, cimatura, scacchiatura – ossia l’eliminazione dei getti ascellari secondari, diserbo, lavorazione del terreno, raccolta).
Oggi l’irrigazione viene eseguita col sistema a goccia e con il sistema a infiltrazione laterale.
La produzione media per pianta si aggira intorno ai 6 fino ai 10 kg.