Sardegna

Pompia intrea

Scorza d’agrume candita

La pompia intrea si presenta di forma rotonda e schiacciata, colore ambrato (che può andare dal chiaro allo scuro), consistenza compatta e gommosa, sapore molto particolare, agrumato e leggermente amarognolo.

Ingredienti

Gli ingredienti utilizzati, oltre a questo frutto, sono il miele millefiori e, a volte, sciroppo ottenuto con zucchero semolato e acqua.

Preparazione

Si ottiene attraverso un processo di lavorazione piuttosto lungo e meticoloso, svolto prevalentemente a mano e con l’ausilio di pochi utensili da cucina.

Il frutto viene lavato accuratamente; utilizzando una grattugia o un piccolo coltellino, viene asportata la parte gialla delle scorza, finemente; dopo, vengono praticati due fori sui Iati schiacciati del frutto, sufficientemente grandi da permettere l’introduzione di alcune dita che dovranno staccare e asportare la polpa interna senza che il frutto si rompa.

Eseguita questa preliminare operazione la pompia intrea viene fatta lessare per circa 10 minuti in acqua bollente e quindi messa a sgocciolare e quindi ad asciugare su dei canovacci per almeno 12-15 ore.

A questo punto, la pompia intrea è pronta per la fase di canditura che, secondo tradizione, richiede il solo utilizzo di miele millefiori (questo ingrediente garantisce infatti anche una migliore conservazione).
Alcuni, candiscono il frutto con lo sciroppo di acqua e zucchero, cui si aggiunge, circa a metà cottura, il miele.

Per la canditura, le fette di pompia intrea vengono adagiate in un tegame, dove in precedenza è stato messo a scaldare il miele (o lo sciroppo di zucchero).
Il miele deve ricoprire interamente i frutti, anzi man mano che viene da questi assorbito va aggiunto.

A fuoco lento, le fette di pompia intrea devono cuocere per almeno 5-6 ore, tempo necessario a far si che le scorze della pompia intrea assorbano il miele, del quale prenderanno il caratteristico colore ambrato.

Levate dal fuoco, le fette di pompia intrea sono fatte raffreddare per essere poi sistemate per la conservazione dentro vasi chiusi di vetro, ceramica o terracotta.

Nel contenitore di conservazione, vanno ricoperte con lo sciroppo di cottura e all’occorrenza altro miele.

Territorio di produzione

Principalmente il Comune di Siniscola.

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