IGP Calabria

Patata della Sila

La Patata della Silla è una Indicazione Geografica Protetta (IGP) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Calabria.

Caratteristiche

La denominazione Patata della Sila designa il tubero da conservazione della specie Solanum tuberosum, della famiglia delle Solanacee ottenuto dalle varietà catalogate nei registri varietali nazionali degli stati membri dell’UE e da tuberi seme certificati, che deve presentare al consumo le seguenti caratteristiche:
– forma tonda, tonda/ovale o lunga/ovale;
– calibro inferiore o uguale a 28 mm (granaglia), compreso tra 28/45 mm (mezzanella o tondello), compreso tra 46/75 mm (prima), oltre 76 mm (fiorone);
– buccia resistente allo sfregamento;
– polpa compatta, senza cedimenti alla pressione;
– sostanza secca contenuto minimo 19 %.

All’atto dell’immissione al consumo i tuberi devono essere sani, non germogliati, interi, puliti, esenti da macchie aventi una profondità superiore a 3 mm e/o danni provocati da attacchi parassitari.
È ammessa la presenza di tagli e/o unghiature e/o spellature su una quantità in peso di tuberi inferiore al 5 % del totale.

Coltivazione

La coltivazione della Patata della Sila deve avvenire nel territorio di produzione.
La coltivazione, a seguito della preparazione del terreno, inizia con le messe a dimora di tuberi seme certificati, di Classe A o superiore, di cultivar iscritte nei registri varietali nazionali degli stati membri dell’ UE.
È consentito un anno di «rimonta», ossia la semina di tuberi seme riprodotti per un anno nel territorio di produzione.
La raccolta avviene dal 20 agosto fino al 30 di novembre, periodo che prevede temperature fresche che generalmente non superano i 15-18 °C.

Caratteristiche territoriali

L’aspetto pedoclimatico del territorio dove viene coltivata la Patata della Sila assume una grande importanza.

Da un punto di vista granulometrico i terreni silani sono in massima parte sciolti, tendenzialmente sabbiosi a grana fine e quindi molto permeabili e facilmente lavorabili; il pH risulta con un valore compreso tra 5 e 6,5; ben dotati di sostanza organica, e quindi di fertilità naturale, che in alcune aree raggiunge valori pari al 10,04 %.

Dal punto di vista climatico l’Altopiano della Sila presenta un clima estremamente secco d’estate e freddo d’inverno.
Le temperature registrate riportano valori crescenti nel periodo tra aprile e maggio, ideale quindi per le semine.
La crescita delle piante è inoltre favorita dall’escursione termica giornaliera e dalla radiazione prolungata che permettono di ottenere una crescita costante e lenta, favorevole all’accumulo di sostanza secca, e una maturazione finale della pianta consona all’ottenimento di un prodotto adatto alla lunga conservazione senza la necessità di trattamenti chimici antigermoglio.
Tale importante proprietà è presente dal momento della raccolta, che avviene a temperature fresche e che generalmente non superano i 15-18 °C.

La zona è totalmente avulsa da fonti di inquinamento atmosferico e/o idrico. Lo sfruttamento dei suoli Silani è estremamente contenuto infatti la patata rappresenta l’unico prodotto ortofrutticolo coltivato sull’alto­ piano.
L’irrigazione avviene con acqua di sorgente e i trattamenti sono ridotti al minimo poiché grazie alle escursioni termiche estive tra il giorno e la notte molto accentuate, al rigido inverno e alla neve che detergono l’ambiente da innumerevoli agenti dannosi per le colture, gli attacchi di parassiti sono estremamente rari, circoscritti e pertanto facilmente controllabili.

La patata della Sila è contraddistinta ed apprezzata per la capacità di lunga conservazione e per le ottime qualità culinarie, in particolare, la grande attitudine alla frittura risulta essere legata agli ottimi valori di sostanza secca riscontrati dopo la cottura in olio, che permettono una maggiore persistenza del colore bianco-giallo della polpa della Patata.
Relativamente a questo aspetto è stata condotta un’analisi sul prodotto che è stato comparato con campioni provenienti da altre zone produttive.
I risultati hanno dimostrato come la patata coltivata sull’Altopiano Silano presenti, dopo la cottura, livelli di sostanza secca molto più elevati e quindi una migliore attitudine alla frittura, nonché un colore della polpa di maggiore intensità cromatica tendente al giallo, un sapore tipico di patata più marcato, una buccia più spessa e resistente alle lavorazioni meccaniche rispetto alle patate di altra provenienza.

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