Mirto di Sardegna tradizionale
Il Mirto di Sardegna è un liquore dal colore rosso ottenuto dall’infusione idroalcolica di bacche di mirto, di cui conserva il caratteristico profumo, con l’aggiunta esclusivamente di dolcificanti come zucchero o miele.
È dotato di particolari proprietà digestive e viene consumato preferibilmente freddo. Il grado alcolico è compreso fra 28% e 36% vol.
Lavorazione
Il sistema di lavorazione comprende le seguenti fasi :
- La raccolta delle bacche di mirto deve essere effettuata direttamente dalla pianta dopo il raggiungimento dell’invaiatura; queste devono provenire dalla flora spontanea o da coltivazioni che siano il più possibile vicine alle condizioni di spontaneità, effettuate senza l’ausilio di fertilizzanti e di fitofarmaci.
- Le bacche da sottoporre a lavorazione non devono contenere foglie in quantità superiore allo 0,1% in peso; le bacche possono essere lavate con acqua per consentire l’allontanamento delle impurità grossolane (polveri e terriccio, etc.).
- L’infusione delle bacche in soluzione idroalcolica al minimo di 40° per un periodo non inferiore a 15 giorni in infusori in acciaio inox utilizzando esclusivamente alcol classificato secondo la normativa vigente; è vietata l’addizione di conservanti, aromatizzanti, coloranti o di qualsiasi altro prodotto, nonché l’utilizzo di altri distillati.
- La spillatura dell’infuso fiore, pressatura delle bacche e filtrazione.
- La riunione del fiore e del pressato costituisce la base per la produzione del liquore; il risultato viene conservato per un periodo non superiore a 24 mesi, calcolati a partire dal 31 dicembre della campagna di raccolta relativa.
- La dolcificazione con zucchero o con miscela zucchero – miele; quest’ultimo con una percentuale non superiore al 15% in peso della miscela dolcificante.
- I processi tecnologici volti alla diluizione, filtrazione, illimpidimento e stabilizzazione con coadiuvanti autorizzati dalle vigenti normative comunitarie o nazionali.