Lumache
Allevamento
Il terreno d’allevamento della lumache va arato e concimato.
L’area dell’allevamento è circondata da una recinzione perimetrale di lamiera zincata, interrata di circa 30 cm, per impedire l’ingresso ai roditori. All’interno vengono costruiti dei recinti più piccoli con pali di legno e una rete specifica, dotata di balze antifuga.
Le semine all’interno di questi recinti più piccoli (70/80 mt di lunghezza, 3/4 mt di larghezza) devono essere frequenti e razionali: la vegetazione va mantenuta sempre rigogliosa, poiché oltre a nutrire le lumache offre loro riparo dal caldo eccessivo e dalle intemperie.
Le piante più utilizzate sono: carciofi, cardi, girasoli, bietole, radicchio, cavolo, cavolo cappuccio, colza, trifoglio, bietole.
Il terreno tra i recinti va sempre tenuto privo di erba. Questi passaggi diserbati sono indispensabili per l’allevatore, il quale non rischia di calpestare le lumache, e può effettuare liberamente tutti le operazioni gestionali necessarie.
Verso maggio-giugno vengono inserite nei recinti le lumache fattrici.
Le uova vengono deposte dentro un nido scavato nella terra e cominciano a schiudersi dopo circa 20/30 giorni (i tempi variano a seconda della specie e delle condizioni ambientali).
La chiocciolina comincia subito ad alimentarsi e cresce rapidamente di dimensioni.
Verso novembre le lumache vanno in letargo. Al risveglio ricominciano a nutrirsi voracemente, quando hanno raggiunto la taglia minima commerciale è necessario raccoglierle e venderle.
Sono pronte per il consumo verso agosto-settembre.
Una volta raccolte vanno spurgate per almeno 2/3 giorni dentro scatole di legno, così spurgate si possono conservare per mesi.
Possono essere confezionate dentro sacchetti di rafia.