DOP Lombardia, Trentino Alto Adige, e Veneto

Garda

Il Garda è una Denominazione di Origine Protetta (DOP) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Lombardia, Veneto e della Provincia Autonoma di Trento.

Caratteristiche

La denominazione di origine protetta Garda, facoltativamente accompagnata da una delle seguenti menzioni geografiche aggiuntive: “Bresciano”, “Orientale”, “Trentino”, è riservata all’olio extravergine di oliva rispondente alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione.

L’olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta Garda presenta le seguenti caratteristiche:
– colore dal verde al giallo più o meno intensi;
– odore fruttato medio o leggero;
– sapore fruttato note di dolce e un retrogusto tipico di mandorla.

Varietà

La denominazione di origine protetta Garda è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle seguenti varietà di olivo presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti: Casaliva, Frantoio e Leccino per almeno il 55%; possono, altresì, concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 45%.

La denominazione di origine protetta Garda accompagnata da una delle menzioni geografiche aggiuntiva “Bresciano” o “Orientale”, è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto con la stessa composizione varietale della denominazione Garda.

La denominazione di origine protetta Garda accompagnata dalla menzione geografica aggiuntiva “Trentino” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle seguenti varietà di olivo presenti da sole o congiuntamente, negli oliveti: Casaliva, Frantoio, Pendolino e Leccino per almeno l’80%; possono, altresì, concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 20%.

Coltivazione

Le condizioni ambientali e di coltura degli oliveti, le tecniche di gestione del suolo, i sesti di impianto, le forme di allevamento ed i sistemi di potatura devono essere quelli tradizionalmente usati o, comunque, atti a non modificare le caratteristiche delle olive e degli oli destinati alla denominazione di origine protetta Garda.
Sono pertanto idonei gli oliveti collinari e pedo-collinari dell’anfiteatro morenico del Garda.

La raccolta delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta Garda deve essere effettuata entro il 15 gennaio di ogni anno.
La produzione massima di olive degli oliveti destinati alla produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta Garda non può superare i kg 6.000 per ettaro coltivato a oliveto.
La resa massima delle olive in olio non può superare il 25%.
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta Garda, eventualmente accompagnato da una delle menzioni geografiche aggiuntive, deve avvenire direttamente dalla pianta a mano o con mezzi meccanici.

Produzione

Per l’estrazione dell’olio extravergine a denominazione di origine protetta Garda sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l’ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative del frutto.
Le operazioni di oleificazione devono avvenire entro cinque giorni dalla raccolta delle olive.

Caratteristiche territoriali

L’olivo del Garda è coltivato in un anfiteatro di colline moreniche di origine glaciale che circondano, in forma concentrica, il lago di Garda e delimitano sul lato nord, la catena delle Alpi.
I terreni esposti verso il lago o verso sud, ospitano quasi esclusivamente oliveti e vigneti. La vicinanza alle montagne permette una buona distribuzione delle piogge durante tutto l’anno e particolarmente in primavera e autunno.
In linea generale, il clima della zona, che risente fortemente sia della presenza della gran massa d’acqua del lago, sia della protezione data dalla catena montuosa, è caratterizzato da estati calde ma non afose e inverni solo relativamente freddi; esso è così mite da essere definito “mediterraneo-mitigato” con la presenza di alcuni microclimi locali.
La zona di produzione delle olive del Garda infatti è la zona più a nord al mondo per quanto riguarda la coltivazione dell’olivo. La presenza del lago mitiga l’escursione termica notte-giorno.

Storia e curiosità

Testimonianze del savoir faire dell’uomo sugli oliveti del Garda, risalgono già dal Rinascimento quando l’opera dell’uomo ha contribuito a delineare i tratti caratteristici del paesaggio agrario e generale del lago di Garda.
In questa epoca si inizia a ridisegnare i pendii con sistemazioni elaborate, che divengono vere e proprie costruzioni “a terrazze” affacciate sul lago di Garda, adatte alla coltivazione degli oliveti.

La tradizione olivicola nel comprensorio del Garda fa parte della vita della gente, nei costumi gastronomici e nel reddito aziendale, come viene descritto in numerosi documenti.
Gli oliveti sono ubicati nelle zone pedocollinari e collinari, anche su terrazzamenti, sia già esistenti che creati dall’uomo, che permettono di individuare in un modo molto originale il paesaggio, contribuendo così alla valorizzazione dell’ambiente, anche dal punto di vista turistico.
È infatti grazie alla presenza degli uliveti che la zona è divenuta molto interessante per il turismo e viene chiamata, già dal 1968 “Riviera degli Ulivi”, mentre il prestigio e la tradizione della buona qualità dell’olio prodotto ha ugualmente attribuito il titolo di “Champagne dell’olio di oliva”.

Il lago di Garda si trova alla confluenza di tre regioni che hanno una posizione specifica, sia storicamente che in termini di tradizioni umane; per questo, in base all’area di produzione, è consuetudine sia nei consumatori che fra i produttori, l’uso tradizionale di tre menzioni geografiche aggiuntive, ovvero Bresciano, Trentino, Orientale, aventi il fine di meglio identificare certi territori molto importanti a livello della tradizione umana e amministrativa.
Da sempre presente nella zona del lago di Garda, l’olivo inizia a svolgere un ruolo chiave nel VII sec. d.C. come testimonia un editto del 643 che applica sanzioni pecuniarie a coloro che venivano sorpresi a danneggiare le piante di olivo nei villaggi attorno al Garda.

Già nel medioevo l’olio del Garda si distingueva per l’alta qualità e per l’alto valore economico rispetto agli oli di altre provenienze ed era utilizzato, con risultati eccellenti sia nell’alimentazione che in medicina.
L’uso alimentare era destinato a pochi, dato che nell’alto medioevo “4-6 Kg di olio gardesano valevano quanto un maiale molto grande”.
L’alto prezzo che l’olio del Garda riusciva a spuntare, rispetto agli altri oli, fece sentire la necessità di un controllo, di una protezione dalle frodi.
Già nel 1200 esistevano infatti i bollini/contrassegni chiamati Sigillum Comunis Veronae che dovevano accompagnare l’olio nelle esportazioni ed esistevano gli incaricati dal “Podestà” e dal Capitano del Popolo, una specie di organismo di controllo, che dovevano controllare e registrare per iscritto ogni anno i quantitativi di olive e di olio posseduti da ogni persona e da ogni comunità gardesana.
La vendita inoltre, era controllata da un funzionario appositamente designato, il Superstes oley, il sovraintendente dell’olio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per continuare nella navigazione, è necessario accettare i nostri cookies. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close