PAT Sardegna

Filindeu

Filindeu significa “fili di dio”: si tratta di una pasta rituale che soltanto una donna in tutta la Sardegna sa ancora fare: Paola Abraini.

L’impasto è fatto con semola di grano duro, acqua e un pizzico di sale.

Preparazione

Si lavora la pasta a lungo fino a portarla a una consistenza molto morbida. L’elasticità è fondamentale e si ottiene umidificando l’impasto con dell’acqua salata preparata a parte: impossibile definire il momento esatto in cui è necessario inumidirla, è una sensazione che riconosce solo chi sta lavorando.

Quindi si tagliano piccole porzioni di pasta che vengono tirate otto volte con le dita delle mani fino a formare fili sottilissimi, che sono appoggiati in tre strati sovrapposti sopra su fundu, un vassoio di legno (un tempo era fatto di asfodeli). Una volta composto lo strato di pasta si pone ad asciugare al sole: qui, essiccando, diventa una specie di garza e a questo punto è pronto per essere spezzato in tocchi e immerso nel brodo di pecora caldissimo.

Territorio di produzione

Provincia di Nuoro.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per continuare nella navigazione, è necessario accettare i nostri cookies. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close