IGP Toscana

Fagiolo di Sorana

Il Fagiolo di Sorana è una Indicazione Geografica Protetta (IGP) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Toscana.

Caratteristiche

Il Fagiolo di Sorana è una leguminosa del tipo rampicante, appartenente alla specie botanica Phaseolus vulgaris L, che spesso supera i 5 metri d’altezza.
Il seme è ricavato dalla produzione dei primi tre palchi della pianta in loco (si hanno esempi di semi riprodotti da oltre un secolo); a seguito di tale comportamento si è creata una popolazione adattata all’ambiente (clima e terreni locali), che i genetisti definiscono ecotipo.

Le principali caratteristiche esteriori della granella allo stato secco, sono le seguenti:
– tegumento inconsistente o scarsamente consistente, che non è perduto durante la cottura;
– colore bianco latte, con leggere venature perlacee; o rosso vinato, con striature di colore più intenso.
– forma schiacciata, quasi piatta (denominata localmente “piattellino”), molto più piccola e diversa dal comune cannellino per il bianco; o quasi cilindrica, con tegumento più consistente, per il rosso.

Coltivazione

Le condizioni ambientali e di coltura del Fagiolo di Sorana devono essere quelle caratteristiche e tradizionali della zona, comunque atte a conferire al prodotto le caratteristiche specifiche di tipicità.
L’ambiente di coltivazione costituito dai versanti occidentale ed orientale e dall’asta del Pescia di Pontito, è caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d’acqua. Il clima della zona è influenzato dall’esposizione dei terreni e da una notevole percentuale d’umidità dell’aria.
Sono pertanto da considerarsi idonei i terreni dell’area individuata, sabbiosi, con esclusione di quelli con prevalenza strutturale della frazione argillosa. Inoltre tali terreni devono essere facilmente irrigabili con le acque superficiali e di falda del bacino idrografico del Pescia di Pontito.

La concimazione di fondo è prevalentemente di tipo organico, come lo è quella di copertura. Le quantità variano in relazione alla disponibilità aziendale di concime organico.

La semina, previa adeguata lavorazione meccanica o manuale del terreno, deve essere effettuata con seme derivante dalla popolazione locale.
E’ vietata l’utilizzazione di diserbanti chimici.

La raccolta è effettuata generalmente a mano dalla pianta, al momento della quasi deiscenza delle valve del baccello. Per completarne l’essiccamento la granella è tenuta esposta al sole per 3-4 giorni, dopo di che è selezionata, sempre manualmente, eliminando i semi piccoli e malformati. Nel caso che il prodotto non sia immediatamente confezionato, deve essere conservato in contenitori di vetro, di legno o di plastica per alimenti, con l’aggiunta di pepe in grani o radici di valeriana, ed, eventualmente foglie d’alloro, per evitare la diffusione e lo sviluppo d’insetti, particolarmente del tonchio (Acanthoscelides obtectus).

La conservazione può essere effettuata anche a temperatura inferiore a 0 0C o sottovuoto. Ovvero mediante l’uso di prodotti conservanti a norma di legge, indicati dall’Autorità Sanitaria Locale.
La produzione massima di granella secca per ogni 1.000 metri quadrati coltivati, non dovrà superare i 200 chilogrammi.

Il prodotto ottenuto, allo stato di granella secca, selezionato, dovrà essere costituito da fagioli bianchi o rossi.
Il prodotto al consumo può essere presentato con l’aggiunta di pepe in grani, o radici di valeriana, ed, eventualmente foglie d’alloro.

Il Fagiolo di Sorana è confezionato per l’immissione al commercio in contenitori di vetro o in sacchetti di plastica per alimenti, di peso e dimensioni variabili in relazione alle richieste del mercato. I contenitori dovranno recare un contrassegno con il logo e la scritta Fagiolo di Sorana.
Le confezioni devono rispettare le norme di legge in vigore: in particolare ogni tipo di confezione deve riportare le indicazioni sull’annata di produzione e la data limite per il consumo. Ogni confezione dovrà essere adeguatamente sigillata.

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