Fagiolo bianco di Terraseo
Il fagiolo bianco di Terraseo (frazione di Narcao) è un ecotipo locale appartenente alla specie botanica Phaseolus vulgaris L..
Ha portamento rampicante; viene prodotto nell’areale del comune di Narcao, nella zona storica sarda del Sulcis e, più precisamente, nella zona di Terraseo, dove esiste un ampia porzione del territorio, chiamata Terratzu, adibita ad orti e a frutteti grazie al buon microclima, alla ricchezza d’acqua (lo attraversa un ruscello) e al terreno pianeggiante, che costeggia su entrambi i lati il ruscello.
La forma del fagiolo bianco di Terraseo è rotondo tendente all’ovaloide, il colore bianco latte, presenta assenza di pigmenti colorati, di macchiettature o striature; le dimensioni sono medio-piccole; le caratteristiche organolettiche sono rappresentate dal vago profumo tipico delle leguminose, e un sapore delicato ma persistente al palato.
Il fagiolo bianco di Terraseo cuoce abbastanza velocemente e tiene bene la cottura; può essere consumato in zuppe, minestre di cereali, con paste alimentari, verdure, o da solo o in insalate calde e fredde.
Tradizionalmente si consumava con la pasta fatta in casa.
Coltivazione
Le proprietà chimico-fisiche del terreno, l’acqua, il microclima dell’areale rendono questo fagiolo diverso da altre cultivar di fagiolo coltivate altrove in Sardegna.
Il fagiolo bianco di Terraseo viene piantato a giugno, esattamente entro il 24 giugno, giorno in cui si festeggia San Giovanni Battista, e viene raccolto tra settembre e ottobre; viene seminato a spaglio o nei solchi; viene aiutato con bastoncini di canne per consentirne l’elevazione oppure lasciato strisciante sul terreno; una volta raccolto, le teghe vengono messe a seccare un paio di giorni per togliere l’umidità residua; una volta sgranato il prodotto viene messo a seccare, parte dei semi vengono scelti come sementi per l’anno successivo, parte consumati nell’alimentazione umana nei mesi successivi.