Cipolla di Treschietto
La Cipolla di Treschietto è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Toscana.
Caratteristiche
La cipolla di Treschietto è piccola, più di quella di Bassone, e tonda, di colore rosa e sapore dolce.
Si produce tra novembre e dicembre.
Coltivazione
La coltivazione della Cipolla di Treschietto segue le seguenti fase:
- Seme autoprodotto
- Ottenimento delle piantine in semenzaio
- Trapianto dopo la preparazione del terreno con adeguata concimazione a base di letame
- Rincalzatura
- Raccolta manuale
- Confezionamento in reste o cassette
Il prodotto deve la sua tradizionalità sia alla particolarità della cultivar che si adatta perfettamente al clima montano della Lunigiana, sia alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo.
L’approvvigionamento delle piantine avviene per autoriproduzione in semenzaio, mantenendo così il patrimonio genetico autoctono.
Non vengono generalmente utilizzate sostanze chimiche per la difesa o per la fertilizzazione; la concimazione viene eseguita con letame della zona.
Il confezionamento è un altro fattore che rende il prodotto particolare, in quanto le cipolle vengono intrecciate insieme formando delle “reste”.
Il sapore dolciastro che la caratterizza permette di consumarla cruda, in pinzimonio (con olio e sale), oppure come ingrediente di dolci fra i quali la barbotla e la torta di cipolle cotta al forno.
Si abbina molto bene con i vini rossi locali.