Ciliegia di Vignola
La Ciliegia di Vignola è una Indicazione Geografica Protetta (IGP) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Emilia Romagna.
Caratteristiche
La ciliegia di Vignola Igp si riferisce ai frutti freschi delle seguenti cultivar di ciliegio: Bigarreau Moreau, Mora di Vignola (precoci), Durone dell’Anella, Anellone, Giorgia, Durone Nero I, Samba, Van (medie), DuroneII, Durone della Marca, Lapins, Ferrovia, Sweet Heart (tardive).
La Ciliegia di Vignola Igp si presenta come un frutto dal sapore dolce e fruttato.
La sua polpa è consistente e croccante, fatta eccezione per la cultivar Mora di Vignola.
La buccia ha un colore che varia dal rosso brillante al rosso scuro, tranne che per la varietà Durone della Marca, dove invece risulta sempre lucente ma di colore giallo e rosso brillante.
I gradi brix non devono essere inferiori al 10° per le varietà precoci e al 12° per tutte le altre. I calibri minimi variano da 20 a 23 mm a seconda della varietà, mentre i massimi possono anche superare i 28 mm.
All’atto dell’immissione al consumo i frutti devono essere integri, provvisti di peduncolo, puliti, sani, esenti da parassiti.
A differenza di altre tipologie di ciliegia, la Igp di Vignola presenta dimensioni molto maggiori e questa caratteristica la rende particolarmente apprezzata e ricercata.
Storia e curiosità
La coltivazione della ciliegia nel territorio di Vignola ha origini antiche e molto radicate.
L’eccezionalità delle condizioni pedo-climatiche della zona, infatti, ha fatto sì che la pianta trovasse qui il suo ambiente ideale, diventando col tempo e grazie all’impegno degli agricoltori la più importante realtà agricola.
Numerosi documenti storici confermano che la pianta è presente, in consociazione alla vite, già a metà dell’Ottocento e negli anni a seguire la produzione e la commercializzazione hanno avuto un andamento crescente.