Cavolo nero riccio di Toscana
Il Cavolo nero riccio di Toscana è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Toscana.
Caratteristiche
Il cavolo nero riccio di Toscana si chiama così perché presenta foglie molto grandi, di colore verde scuro e con nervature più chiare.
La loro superficie è assai frastagliata per la presenza di “bolle” alquanto grosse.
Il sapore e l’odore sono quelli tipici del cavolo.
Si produce da ottobre a marzo.
Coltivazione
La coltivazione di questa varietà di cavolo segue le seguenti fasi:
- Acquisto delle sementi
- Preparazione del terreno: lavorazione principale, concimazione di fondo, fresatura
- Sesti di impianto: circa 6 piante/m2
- Eventuale lotta fitosanitaria: batteriosi e cavolaia
- Concimazione: 1:1:2
- Raccolta manuale
La tradizionalità del prodotto è data dalla particolarità della cultivar, un ecotipo locale legato soprattutto alla cucina povera dei contadini che lo usavano per fare la tipica “ribollita” o minestra di pane.
La cultivar e l’influenza dell’ambiente sono responsabili del sapore molto intenso di questo cavolo.
Si produce in zona da almeno 150 anni.