PAT Toscana

Castagne (fresche) della Toscana

Le Castagne (fresche) della Toscana sono un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Toscana.

Caratteristiche

Le principali cultivar di castagne per consumo fresco sono la Bastardo rosso, la Carpinese o Carrarese, la Mazzangaia, la Rossola e la Selvana.
I frutti di ogni cultivar si differenziano, più o meno marcatamente, per forma, dimensioni, colore della buccia, forma dell’ilo, pellicola interna e caratteristiche organolettiche.
La produzione è concentrata prevalentemente nel mese di ottobre.

Varietà

Le varietà di Castagne (fresche) della Toscana sono le seguenti:

  • Bastardo rosso: dimensioni grandi, forma ovale con apice poco pronunciato, pericarpo persistente color rossastro con striature marroni poco evidenti, ilo piccolo, chiaro e rettangolare con contorno regolare, episperma piuttosto aderente, seme color crema chiaro di sapore dolce con invaginazioni.
  • Carpinese o Carrarese: pezzatura medio-piccola (100-130 frutti per kg), forma rotondeggiante con buccia color marrone chiaro ed apice conico, ilo medio, episperma mediamente aderente non molto invaginato.
  • Mazzangaia: pezzatura medio-grossa, forma ellittica, buccia color rosso scuro, apice arrotondato, ilo grande, episperma facilmente asportabile con poche invaginazioni.
  • Rossola: pezzatura media, forma rotondeggiante, buccia color marrone-rossastro, apice arrotondato, ilo medio, episperma asportabile e invaginato.
  • Selvana: pezzatura medio-grossa, forma ovale con buccia color marrone chiaro e striature in rilievo, apice conico, ilo grande, pellicola asportabile con qualche invaginazione.

Coltivazione

La coltivazione delle Castagne (fresche) della Toscana segue le seguenti fasi:

  • Potatura periodica (ogni 5-6 anni) delle piante;
  • Ripuliture annuali del terreno, allontanamento o sistemazione del materiale di risulta;
  • Raccolta manuale e/o meccanica tramite aspirazione e successivo trasporto in azienda del prodotto;
  • Vendita del prodotto fresco non conservato o del prodotto fresco conservato tramite curatura in acqua.

La gestione tradizionale dei castagneti si ripete da secoli senza sostanziali variazioni rispetto alle pratiche colturali consuete.
Rispetto al passato tali pratiche si avvalgono solo dell’ausilio di mezzi meccanici come motoseghe e decespugliatori; non prevedono l’uso di concimi chimici e di fitofarmaci e garantiscono il mantenimento delle specifiche caratteristiche organolettiche del prodotto consumato allo stato fresco o successivamente trasformato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per continuare nella navigazione, è necessario accettare i nostri cookies. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close