Castagna d’Antona
La Castagna d’Antona è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Toscana.
Caratteristiche
La castagna d’Antona ha pezzatura medio-piccola, forma ellittico-allargata, apice conico, colore marrone; il seme varia dal bianco avorio al giallo.
Il sapore è dolce e caratterizzato da un leggero retrogusto amarognolo.
Il profumo è quello delle castagne e la consistenza è croccante.
Coltivazione
Una volta raccolte, le castagne vengono portate all’essiccatoio.
Qui vengono stese su un graticcio di legno posto a circa 2 m da terra e seccate da fumo e calore del fuoco allestito a terra.
L’operazione di seccatura dura circa 40 giorni.
Successivamente vengono battute con la “mazzalanga” (disco di legno provvisto di lungo manico) per l’eliminazione della buccia e ripassate nella “vassora” o “abbiolo” (attrezzo per la pulitura) per il completamento della pulitura.
La castagna d’Antona deve la sua qualità alla cultivar di origine locale, all’utilizzo dei metati tradizionali e alle tecniche produttive originarie.
Questa varietà è inserita nell’elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali.