Agnello del Centro Italia
L’Agnello del Centro Italia è una Indicazione Geografica Protetta (IGP) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna.
Varietà
L’Agnello del Centro Italia si ottiene dalla macellazione degli agnelli, di età inferiore a 12 mesi, in tre tipologie di carcassa che si caratterizzano per il tenore di grasso e la conformazione:
– agnello leggero, di peso compreso tra 8,01 e 13,0 kg;
– agnello pesante, di peso pari o superiore a 13,01 kg;
– castrato, di peso pari o superiore a 20,0 kg.
Allevamento
L’Agnello del Centro Italia è costituito dalle carcasse o dalla carne degli agnelli appartenenti ai seguenti tipi genetici, razze locali e loro incroci: Appenninica, Bergamasca, Biellese, Fabrianese, Merinizzata Italiana, Pomarancina, Sopravissana, Zerasca; Comisana, Cornella Bianca, Cornigliese (Corniglio), Garfagnina Bianca, Gentile di Puglia, Massese, Pagliarola, Pecora delle Langhe.
Gli agnelli sono allevati sempre nella stessa impresa zootecnica e devono essere allattati esclusivamente con latte materno fino allo svezzamento.
Successivamente la base alimentare è rappresentata da foraggi costituiti da essenze spontanee di prati e di pratipascolo, da leguminose e/o graminacee ottenute nella zona geografica.
Sono ammessi integratori minerali e/o vitaminici, mangimi per un massimo di 0.4 kg giornalieri a capo.
La macellazione degli agnelli, che si effettua attraverso la recisione netta della vena giugulare, deve avvenire entro due giorni dall’uscita dall’allevamento e quando non hanno ancora sviluppato nella dentatura, neppure allo stadio iniziale, gli incisivi permanenti.
La valutazione della carcassa viene effettuata presso il mattatoio dopo la macellazione.