IGT Sardegna

Valle del Tirso

La certificazione Valle del Tirso IGT (Indicazione Geografica Tipica) è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione della Regione Sardegna approvato nel 1995 dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Vitigni

I vini Valle del Tirso IGT, con l’ esclusione dei vitigni Cannonau, Carignano, Girò, Malvasia, Monica, Moscato, Nasco, Nuragus, Semidano, Vermentino, devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni.
Possono concorrere a tale produzione, anche le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Sardegna fino ad un massimo del 15%.

Tipologie del vino Valle del Tirso

Nome Colore Profumo Sapore min%Vol
Valle del Tirso Bianco Frizzante
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dal bianco carta al giallo caratteristico dal secco al dolce, frizzante 10,5%
Valle del Tirso Novello
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da rosso con riflessi violacei a rosso rubino caratteristico dal secco all’abboccato 11%
Valle del Tirso Rosato
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dal rosa pallido al rosa carico caratteristico dal secco al dolce 10,5%
Valle del Tirso Rosato Frizzante
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dal rosa pallido al rosa carico caratteristico dal secco al dolce, frizzante 10,5%
Valle del Tirso Rosso
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da rosso rubino tenue a rosso granato caratteristico dal secco al dolce 11%
Valle del Tirso Rosso Frizzante
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dal rosso rubino tenue al rosso rubino caratteristico dal secco al dolce, frizzante 10,5%

Zona geografica

La zona geografica di produzione dei vini Valle del Tirso IGT ricade nella parte centro occidentale della Regione Sardegna, in Provincia di Oristano, e comprende i territori dei Comuni di Cabras, Baratili S.Pietro, Milis, Narbolia, Ollastra, Nurachi, Oristano, Palmas Arborea, Riola Sardo, S.Vero Milis, Santa Giusta, Siamaggiore, Simaxis, Solarussa, Tramatza, Zeddiani e Zerfaliu.
Questa è un’area sub pianeggiante che si estende ai lati del fiume Tirso fino alla sua immissione nel golfo di Oristano.

Caratteristiche territoriali

A nord e a est si trovano lembi collinari di rocce appartenenti al complesso vulcanico sedimentario oligomiocenico sardo e plateau di basaltici pliopleistocenici.
Lo smantellamento dei rilievi ad opera degli agenti erosivi e dei corsi d’acqua, primo fra tutti il Tirso, ha colmato la fossa tettonica del campidano settentrionale con potenti coltri detritico alluvionali, spesso terrazzate, che oggi formano la piana dell’oristanese.
In prossimità della costa le dinamiche marine ed eoliche hanno creato estesi campi dunari, stagni e lagune in costante mutamento, con sedimenti tipici di questi ambienti I terreni su cui viene coltivata la vite sono di diversa natura ma solitamente si tratta di inceptisuoli e alfisuoli (palexeralfs e haploxeralfs), talvolta anche ultici o di entisuoli profondi (xerofluvents). Quelli alluvionali più vicini al letto del Tirso vengono denominati “”Bennaxi”” ed individuano terreni profondi, freschi, a matrice limo-sabbiosa. Quelli di origine più antica, vengono chiamati “”Gregori” a matrice ciottolosa mista ad argilla tenace con importanti problemi di drenaggio.
Sono presenti anche terreni sabbiosi, psamments, di derivazione alluvionale o dunale. Infine, nella zona del Sinis si trovano terreni ricchi in carbonati e nelle zone depresse, idromorfe e prossime al mare aquents e salorthids.

Ambiente geografico

 

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