DOC Sardegna

Malvasia di Bosa

La certificazione Malvasia di Bosa DOC (Denominazione di Origine Controllata) è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione della Regione Sardegna approvato nel 1972 dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Vitigni

I vini Malvasia di Bosa DOC devono essere ottenuti dai vigneti composti dal vitigno “”Malvasia di Sardegna”” per almeno il 95%.
Possono concorrere a tale produzione anche uve provenienti da altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella Regione Sardegna fino ad un massimo del 5%.

Tipologie del vino Malvasia di Bosa

Zona geografica

La zona geografica di produzione dei vini Malvasia di Bosa DOC è la regione storica della Planargia, nella parte centro occidentale della Regione Sardegna, compresa tra fra il Comune di Bosa a nord e Punta di Foghe alle foci del Rio Mannu a sud.

Caratteristiche territoriali

In questo areale il vitigno Malvasia è il più coltivato, prevalentemente impiantato nelle colline calcaree, a quote comprese tra il livello del mare ed i 300 metri di altezza. In Planargia la varietà Malvasia è generalmente coltivata in purezza ma, specie nei più vecchi vigneti, si ritrova insieme ad altre varietà locali tipiche del germoplasma della Sardegna, quali il Cannonau, il Vermentino, il Pascale, i Moscati, i Bovali, il Retagliadu, il Torbato e il Nasco. I terreni in cui il vitigno trova ospitalità risalgono al Miocene, sono costituiti in parte da tufi pomicei lacustri e fluvio lacustri, e in parte da calcarei organogeni od arenacei talvolta marnosi. Sono ben soleggiati, principalmente collinari, a volte pianeggianti, o con dolce declivio e la loro quota altimetrica non supera mai i 300 m s.l.m. Il vitigno fornisce il miglior prodotto se coltivato su terreni sciolti, magri e soleggiati, poveri di azoto e sostanza organica e ricchi di potassio. Questo è anche quanto emerso da un lavoro di monitoraggio dei suoli svolto dall’Ente Regionale di Sviluppo e Assistenza Tecnica (ex ERSAT, ora denominato Laore) nell’ambito della predisposizione della “carta nutrizionale” della Planargia. In particolare il lavoro per effettuato, ha consentito di evidenziare come significativi i parametri di alta percentuale di calcare attivo con valori di pH prossimi a 8,5, ricche dotazioni di potassio e magnesio e scarsi livelli di sostanza organica.

Ambiente geografico

Il clima di questo territorio è caldo arido, con inverni miti e temperature estive che nei mesi di luglio ed agosto superano i 30°C.
Le caratteristiche ambientali e i fattori climatici prevalenti dell’area, quali le temperature miti ed il costante soleggiamento che si riscontra durante l’intero anno, la presenza di piccoli apporti di precipitazioni anche durante la stagione estiva, le escursioni termiche nella tarda estate, le brezze marine, le colline calcaree che riflettono la radiazione solare, consentono una maturazione regolare delle uve ed una esaltazione degli aromi.

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