IGP Veneto

Radicchio Variegato di Castelfranco

Il Radicchio Variegato di Castelfranco è una Denominazione di Origine Protetta (DOP) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Veneto.

Caratteristiche

L’indicazione geografica protetta Radicchio Variegato di Castelfranco – di seguito indicata con la sigla I.G.P. – è riservata, nel settore orticolo, al radicchio Variegato che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.

All’atto dell’immissione al consumo il radicchio contraddistinto dall’I.G.P. Radicchio Variegato di Castelfranco deve presentare le caratteristiche di seguito indicate:
– Aspetto: cespo bello di forma e splendido di colori e con diametro minimo di 15 cm; partendo dalla base del cespo si ha un giro di foglie piatte, un secondo giro di foglie un po’ più sollevato, un terzo giro ancora più inclinato e così via fino ad arrivare al cuore, evitando la presenza di grumulo; lunghezza massima del fittone 4 cm, di diametro proporzionale alle dimensioni del cespo stesso; foglie spesse il più possibile, con bordo frastagliato, con superficie del lembo ondulata, di forma rotondeggiante.
– Colore: foglie bianco-crema con variegature distribuite in modo equilibrato su tutta la pagina fogliare di tinte diverse dal viola chiaro al rosso violaceo e al rosso vivo.
– Sapore: foglie di sapore dal dolce al gradevolmente amarognolo molto delicato.
– Calibro: cespi del peso minimo di 100 g, diametro minimo della “rosa” 15 cm.

Il profilo merceologico del Radicchio Variegato di Castelfranco è così definito:
– perfetto grado di maturazione;
– colorazione bianco – crema con variegature equamente distribuite dal viola chiaro al rosso vivo;
– foglie con bordo frastagliato e lembo leggermente ondulato; – buona consistenza del cespo;
– pezzatura medio – grande;
– uniformità nel calibro dei cespi;
– toilettatura precisa, raffinata, priva di sbavature;
– fittone proporzionato al cespo e non più lungo di 4 cm.

Coltivazione

La produzione del Radicchio Variegato di Castelfranco inizia, indifferentemente, con la semina o il trapianto.
Le operazioni di semina devono essere effettuate dal I giugno al 15 agosto.
In caso di trapianto, questo dovrà essere effettuato dal 15 giugno al 31 agosto.

Le operazioni di raccolta del Radicchio Variegato di Castelfranco si effettuano a partire dal I ottobre.
Le operazioni di coltivazione, imbianchimento, forzatura e l’acquisizione delle caratteristiche previste per l’immissione al consumo dei radicchi destinati alla utilizzazione della I.G.P. “Castelfranco”, compreso il confezionamento, devono essere effettuate esclusivamente nel territorio amministrativo dei Comuni indicati nel disciplinare di produzione.
I radicchi commercializzati prima dell’acquisizione delle caratteristiche previste nel successivo art.6 fuori dalla zona di produzione perdono in via definitiva il diritto di fregiarsi della I.G.P. e di qualsiasi riferimento geografico.
II tradizionale processo di lavorazione del prodotto si articola nelle fasi di seguito descritte.

La forzatura – imbianchimento è l’operazione fondamentale e insostituibile che consente di esaltare i pregi organolettici, merceologici ed estetici del Radicchio Variegato di Castelfranco. Si realizza ponendo i cespi in condizioni di formare nuove foglie che, in assenza di luce, sono prive o quasi di pigmenti clorofilliani, mettono in evidenza la variegatura sullo sfondo della lamina fogliare, perdono la consistenza fibrosa, assumono croccantezza ed un sapore gradevolmente amarognolo.

La forzatura del Radicchio Variegato di Castelfranco avviene:
– immergendo i cespi verticalmente, in acqua sorgiva a circa U C fino alla prossimità del colletto, per il periodo necessario al raggiungimento del giusto grado di maturazione contrassegnato dalle caratteristiche;
oppure
– in ambienti riscaldati o anche direttamente in pieno campo, garantendo un giusto grado di umidità dell’apparato radicale, riducendo l’intensità della luce e favorendo lo sviluppo dei germogli di ogni cespo.

Seguono le operazioni di toilettatura con le quali si asportono le foglie deteriorate o con caratteristiche non idonee, si esegue il taglio e lo scortecciamento del fittone in misura proporzionale al cespo.
L’operazione di toilettatura deve essere eseguita immediatamente prima dell’immissione nella filiera distributiva del prodotto.
Terminata la toilettatura il radicchio si colloca in capaci recipienti con acqua corrente per essere lavato e confezionato.

Per continuare nella navigazione, è necessario accettare i nostri cookies. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close