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Pianta del mirto

Mulsta, Multa, Murta, Murtin, Murtizzu, Muta, Murtauccia, Murtaurci, Murtaucci

La pianta del mirto è una legnosa spontanea, poco eretta dal suolo, spesso ramificata fino al piede. Viene altresì coltivata per ornamento.

Si presenta con foglie opposte, intere, di un verde intenso, ovali o lanceolate, cosparse di punte glandolose, con nervatura mediana saliente. L’altezza varia da 80 cm a 3 mt. Il tronco si presente eretto, di forma cilindrica, i rami sono eretti e presentano colorazione grigiastra quando sono adulti.

La fioritura, che avviene nel periodo fra maggio e luglio, è costituita da fiori bianchi, regolari, profumati. Sono composti da cinque petali di forma triangolare.

Il frutto è una bacca, si presenta globoso, di colore bluastro, sormontato dal calice più o meno spesso.

I prodotti della pianta del mirto sono costituiti dalle bacche, cortecce, fiori e foglie che subiscono processi tesi al loro impiego medicinale, tintorio e aromatico.

La raccolta delle bacche e delle foglie avviene recidendo i rami carichi di frutto quando la pianta necessita di una potatura (piante vecchie), oppure utilizzando rastrelli di legno o plastica che, opportunamente passati sui rami, ne determinano la caduta in tinelli di raccolta.

Le foglie vengono raccolte manualmente nelle ceppaie del sottobosco. Terminata l’asportazione delle suddette, le ceppaie vengono potate.

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