IGP Puglia

Limone Femminello del Gargano

Il Limone Femminello del Gargano è una Indicazione Geografica Protetta (IGP) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Puglia.

Caratteristiche

L’indicazione geografica protetta Limone Femminello del Gargano è riservata ai limoni prodotti in un’area specifica del promontorio del Gargano, nella regione Puglia, completamente maturati sulla pianta e prodotti per il consumo fresco e la trasformazione, che rispettano le condizioni e i requisiti stabiliti nel presente disciplinare.

L’indicazione geografica protetta Limone Femminello del Gargano è riservata alla cultivar tradizionalmente coltivata, e precisamente ai tipi inquadrabili nel gruppo Femminello Comune, localmente individuato come “Limone nostrale”.
Il Limone Femminello del Gargano è variabile nella forma, dimensione e peso in conseguenza delle diverse fioriture primaverili e estivo-autunnali.
Le forme vanno da quelle tipicamente ellissoidali/oblunghi, a quelle ovoidali, a quelle tendenzialmente globose, con umbone più sviluppato nei frutti invernali.
Diametro equatoriale minimo di 50 mm, peso non inferiore a 80 g; buccia color giallo-citrino lucente.
Flavedo spesso e molto ricco di oli essenziali, con profumi molto intensi; 8-11 segmenti per frutto.
Polpa molto succosa di color giallo-verde (succo non inferiore al 30% del peso del frutto).
Fermo restante le caratteristiche di cui sopra, sono destinati esclusivamente alla trasformazione i frutti con diametro superiore a 45 mm e peso non inferiore a 60 grammi.

Coltivazione

Il Limone Femminello del Gargano è ottenuto in una realtà agrumaria “storica” con una tecnica consolidata nella tradizione, idonea ad ottenere limoni con specifiche caratteristiche di qualità.

I terreni sono orograficamente inquadrabili nella fascia perimetrale del promontorio modellata in valli e vallecole. Geomorfologicamente si tratta di piccole valli calcaree con terreni della categoria “suoli rossi mediterranei” particolarmente ricchi di potassio e microelementi.

Il portainnesto, come da tradizione agronomica, è principalmente l’Arancio amaro (Citrus aurantium L.), sostituibile da altri portainnesti comunque certificati dalla normativa vigente.

L’impianto del limoneto è fatto nel pieno rispetto dei peculiari caratteri orografici e podologici che caratterizzano la zona; su quelli in pendio si deve procedere alla sistemazione a terrazzo, quali muretti a secco e ciglionamenti.
Il limoneto, come da tradizione, è consociabile con alberi di Arancia Bionda del Gargano.
La protezione dai venti, ove necessaria, deve essere assicurata da frangivento vivi di leccio, alloro ed altre essenze agrarie, ovvero da canneti e reti.
Il sesto d’impianto è quello tradizionale, a quinconce, e in ogni caso, con una densità d’impianto compresa tra 250 e 400 piante per ettaro.

La forma da dare all’albero di limone è quella tipica della zona e precisamente una semisfera schiacciata, localmente denominata “cupola squarciata”; l’impalcatura della stessa è costituita da due branche principali e due secondarie facendo in modo che la chioma si sviluppi secondo un cerchio inscritto in un quadrato.
Pertanto la cupola internamente è cava, per favorire l’arieggiamento e le operazioni di raccolta.

Nel periodo che va da maggio ad ottobre, le piante di limone sono irrigate.
Le lavorazioni al terreno si limitano alle zappature primaverili e alle concimazioni, generalmente ancora organiche; in alternativa si ricorre a concimazioni a base di perfosfati.
Sistematiche potature primaverili, prima della ripresa vegetativa, modellano costantemente la “cupola” e, soprattutto, garantiscono il necessario equilibrio tra attività vegetativa e produttiva.
Le cure colturali continuano con la difesa, sia da avversità atmosferiche, fronteggiate anche con i frangivento, sia da attacchi parassitari.
Le colture utilizzanti processi di natura biologica sono assoggettate alla specifica normativa.

La produzione di limoni non devono superare le 35 tonnellate per ettaro.

Date le particolari condizioni pedoclimatiche e le diverse fioriture del Limone Femminello del Gargano, unitamente alla sua caratteristica di lunga persistenza dei frutti sull’albero, ottenibile senza alcuna forzatura, l’epoca di raccolta avviene tutto l’anno.
La raccolta è fatta manualmente e con l’ausilio di forbici.
È vietata la maturazione artificiale dei frutti.
Il confezionamento del prodotto IGP Limone Femminello del Gargano può avvenire esclusivamente nella zona di origine, al fine di garantire la tracciabilità e il controllo del prodotto e per non deteriorare le caratteristiche qualitative del prodotto.

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