Asparago d’argenteuil toscano
L’Asparago d’argenteuil toscano è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Toscana.
Caratteristiche
L’Asparago d’argenteuil toscano ha dimensioni inferiori ed è più sottile degli ibridi in commercio, ma la parte edibile (non legnosa) è maggiore; il sapore è più intenso.
Coltivazione
Al momento dell’impianto dell’asparagiaia viene fatta una lavorazione profonda del terreno e un’abbondante concimazione organico-potassica.
Nel terreno così preparato, se si utilizzano le piantine (seminate a febbraio), il trapianto viene effettuato a giugno; se vengono utilizzate le “zampe” il periodo di trapianto è in marzo.
Con le piantine, l’asparagiaia entra in produzione dopo tre anni, con le “zampe” ne occorrono due.
Ogni gennaio viene effettuata la lavorazione annuale del terreno e viene tagliato lo strame; segue una concimazione azoto-potassica con rincalzatura delle piante.
L’agente patogeno più frequente è la ruggine, debellata con trattamenti a base di rame.
E’ il primo asparago introdotto in Italia, per questo è detto nostrale.