PAT Toscana

Aglione della Valdichiana

L’Aglione della Valdichiana è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) presente nell’elenco nazionale approvato dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, i cui requisiti sono regolamentati dal disciplinare di produzione della Regione Toscana.

Caratteristiche

Si tratta di un aglio gigante dal caratteristico aroma privo di allina e dei suoi derivati.
Ha un caratteristico profumo piccante, molto più delicato di quello dell’aglio tradizionale.
E’ di colore bianco tendente all’avorio con forma quasi sferica leggermente schiacciato ai poli.

Possiede generalmente al suo interno sei bulbilli che si presentano separati e di grandi dimensioni.
Questo tipo di aglio può raggiungere anche il peso di 800 grammi.

L’Aglione della Valdichiana è una pianta utilizzata nella tradizionale cucina toscana, in particolare della Valdichiana, per le sue particolari proprietà organolettiche, il sapore dolciastro e l’alta digeribilità poichè non contiene allina.

Coltivazione

Il terreno per la coltivazione dell’Aglione deve essere sciolto, sabbioso, di medio impasto, senza ristagni di acqua ma umido
nel sottosuolo.

Prima della semina il terreno deve essere rovesciato, per interrare ogni residuo colturale.
La messa a dimora del bulbillo (spicchio-materiale da riproduzione vegetativo scelto e selezionato) si effettua dagli inizi di ottobre fino a dicembre; le distanze adottate per la messa a dimora sono molto variabili da 30/35 cm sulla fila e 40/45 cm tra le file con una densità di circa 7.000 bulbilli/ha; tale sesto consente una ventilazione naturale ed evita l’insorgere di malattie fungine, quali la botrite, nell’apparato fogliare.
La profondità di semina è di 5/10 cm, variabile secondo la tessitura del terreno, e il bulbillo va posto rispettando la polarità, in maniera tale da favorire la germinazione.

Durante la crescita vanno eliminate le erbe infestanti, con zappatura da eseguire almeno 3 volte a partire dal mese di febbraio e favorendo altresì lo sviluppo del bulbo nel terreno.
Quando la pianta inizia a germogliare deve essere recisa l’infiorescenza.

La raccolta dell’Aglione avviene tra giugno e luglio, non appena le foglie cominciano ad ingiallire affinchè il bulbo (capo) non si rompa o marcisca.
Una volta raccolto il prodotto va conservato in un luogo asciutto, ben ventilato e in ombra al riparo dai raggi solari diretti.

Alcune aziende della Valdichiana hanno mantenuto la produzione di questa coltura tramandata da generazioni che risale
all’epoca degli Etruschi proprio nelle campagne adiacenti all’odierna Montepulciano e le tecniche di produzione sono le
stesse utilizzate in quel periodo.

Storia e curiosità

Nel 1969 a Celle sul Rigo, frazione del Comune di San Casciano dei Bagni, nasce la “Sagra dei pici di Celle” conditi anche con sugo all’Aglione.

Una traccia certa è anche nella prima rievocazione storica del “Bravio delle Botti di Montepulciano” dell’anno 1974.
Qui erano presenti i pici (pasta fatta a mano tradizionale della zona della Valdichiana) all’Aglione nel menù che le contrade proponevano.

Oggi la sua diffusione è garantita dai mercati di Filiera corta come il “Mercato di Bertoldo” a Montepulciano.

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